Convocazione Assemblea Ordinaria per imputazione fondi Contributo MISE
Gentili Soci,
in sede di conversione del D.L. n. 23/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”) è stata aggiunta all’art. 13, comma 1 la seguente previsione normativa: “n-bis) Previa autorizzazione della Commissione europea al fine di rafforzare il supporto all’emergenza da COVID-19 prestato dalle cooperative e dai confidi di cui all’articolo 13 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, i soggetti di cui all’articolo 3 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 3 gennaio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2017, possono imputare al fondo consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi pubblici, con esclusione di quelli derivanti dalle attribuzioni annuali di cui alla legge 7 marzo 1996, n. 108, esistenti alla data del 31 dicembre 2019. Tali risorse sono attribuite unitariamente al patrimonio netto, anche ai fini di vigilanza, dei relativi confidi, senza vincoli di destinazione. Le eventuali azioni o quote corrispondenti costituiscono azioni o quote proprie delle banche o dei confidi e non attribuiscono alcun diritto patrimoniale o amministrativo né sono computate nel capitale sociale o nel fondo consortile ai fini del calcolo delle quote richieste per la costituzione e per le deliberazioni dell’assemblea. La relativa deliberazione, da assumere entro centottanta giorni dall’approvazione del bilancio, è di competenza dell’assemblea ordinaria”.
Aderendo a quanto disposto dal dettato normativo sopra richiamato, si ritiene opportuno che preliminarmente l’organo amministrativo del confidi, in occasione di una prossima riunione consiliare, verificando l’ammontare dei contributi assegnati dal Ministero ed iscritti nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, provveda a convocare l’assemblea ordinaria, nel termine imposto dalla disposizione normativa citata, indicando nell’avviso di convocazione il seguente punto dell’ordine del giorno: “xx. Deliberazioni ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 13, comma 1, lett. n-bis) del D.L. n. 23/2020”.
L’Assemblea, quindi, sarà chiamata ad esprimere il proprio consenso in ordine all’imputazione dei predetti contributi pubblici al patrimonio del confidi, precisando, altresì, che l’efficacia della deliberazione rimanga vincolata al parere favorevole della Commissione Europea, sempre che quest’ultima non si sia già espressa alla data della delibera.
Ricordiamo, inoltre, che, in relazione alle modalità di convocazione e svolgimento dell’assemblea, sono applicabili sino al 15 ottobre 2020 (data fino alla quale è attualmente in vigore lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza della epidemia da COVID-19) le disposizioni introdotte dall’art. 106 del D.L. n. 18/2020 (c.d. “Decreto Cura Italia”), già attuate da Fidicomtur in occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
Fidicomtur potrebbe così imputare i contributi assegnati dal Ministero dello Sviluppo Economico in forza di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2014 e dal successivo Decreto del 3 gennaio 2017, attualmente destinati ai fondi rischi con limitate e circoscritte possibilità di utilizzazione, al proprio capitale sociale ovvero, come è consigliabile, ad una apposita riserva del patrimonio netto.